Quanti anni hai?
Come ti chiami?
Dove sei nato?
Che lavoro fai?
Quanto ti alleni?
Tutte domande banali alle quali ognuno di noi risponderà velocemente e senza particolari difficoltà.
Come ti senti oggi?
Stai bene fisicamente?
Cambiando questa posizione in bicicletta senti di poter rendere meglio biomeccanicamente? Con questo allenamento riesci ad avere un buona risposta dai tuoi muscoli?
In entrambi i due gruppi di domande, poniamo dei quesiti indirizzati alla nostra persona, ma indubbiamente, nella maggior parte dei casi, avremo molta più difficoltà a rispondere alle ultime!
Questo perchè, e la cosa sembra poco logica, la maggior parte di noi, è talmente abituata a conoscere e descrivere i propri aspetti “esterni” ossia legati alle proprie esperienze e vissuti collegati al mondo che ci circonda, che questo spesso ci allontana alla parte che in verità ci appartiene maggiormente, ossia quella legata alla nostra consapevolezza interiore e quindi, in questo specifico caso, alla nostra consapevolezza corporea.
Sembra ovvio infatti che conoscere il proprio corpo e sopratutto ascoltarlo sia una caratteristica innata dell’atleta, ma in verità molti sembrano non averla
Quando ci occupiamo di biomeccanica, la maggior parte dei nostri clienti, cerca infatti un riscontro da parte del tecnico.
Questo è assolutamente giusto poiché il tecnico, da parte sua, può avere un punto di vista esterno, e grazie alla propria esperienza, ed oggi grazie anche alla tecnologia, potrà indicare le soluzioni più appropriate, tuttavia lui non può assolutamente percepire le nostre sensazioni fisiche e solo e solamente queste, sono, di fatto, la prova inconfutabile che siamo nella posizione per noi più corretta.
I migliori esperti di noi stessi, al di la di quel che si pensa, SIAMO NOI STESSI!! Dobbiamo ben averlo in mente.
Per uno sportivo, dunque per un soggetto la cui attività fondamentale è svolta dal proprio corpo, è fondamentale avere, come dire, un buon dialogo con la propria risposta fisica, e questa siamo sicuri di averla solo sei siamo effettivamente consapevoli di ciò che ci appartiene, sia interiormente (la mente, le emozioni) che esternamente (il corpo).
Aumentare la consapevolezza del proprio corpo significa diventare atleti più esperti, migliorare il proprio metodo di allenamento e di gara, capire meglio se la nostra postura è corretta…e così via.
Siamo dotati per natura di un perfetto sistema di feedback…. l’organismo infatti ci invia continuamente segnali per farci capire se ciò che stiamo facendo ci provoca reazioni positive o negative (il dolore….il piacere…)! Questo avviene ovviamente anche quando facciamo sport! Dobbiamo solo ricordarci di premere il nostro interruttore ed accendere la nostra parabola di ascolto!!!
Basta pensare che un soggetto può o non può possedere questa capacità, meglio iniziare concretamente a credere che questa caratteristica può essere migliorata e può portarci a migliore il nostro sistema!
Quante volte, in Tv, avete visto vincere una magnifica tappa, non perchè l’atleta andava più forte, ma semplicemente perchè riusciva a “dosare bene le forze” ?!
Capire bene le nostre reazioni fisiche cercando di ascoltare il nostro corpo, vuol dire gestire meglio le nostre energie, capire se questo è o non è il momento giusto di fare una determinata azione, capire se stiamo adottando le soluzioni migliori!!!
Parlatene con il vostro tecnico o con il vostro mental trainer di fiducia, poche semplici tecniche per imparare ad ascoltare e capire il vostro mondo interno, può darvi grandi vantaggi in gara ed in allenamento!